Cenni storici di un luogo secolare

Il complesso edilizio cui appartiene la Cantina, anticamente costituiva un’unica proprietà con il “Castelletto” che si erge sull’adiacente omonima collina.
Nato come insediamento militare e risalente al periodo medievale, dagli inizi del ‘400 fino la fine del ‘500 è abitato dalla famiglia nobile Aliprandi; Elisabetta Aliprandi II nomina quali suoi eredi i monaci di Santa Giustina. L’eredità comprendeva oltre il Castelletto, una villa chiamata “casa da stravio da paron” con cortivo chiuso da muro, colombaia e due teze, una vasta zona boschiva, e campi coltivati.
Questa proprietà immensa era conosciuta come la Commenda e le tenute del Castelletto, superavano i 240 ha di terra.
Alla fine del Cinquecento i Monaci lasciano la conduzione dell’intera proprietà, data la vastità, al marchese Giovanni di Santa Croce.
Con la soppressione degli ordini monastici, in epoca napoleonica, la tenuta diviene proprietà di un ricco mercante e nel 1809 viene acquistata dai principi veneziani Giovanelli, i quali adattano il complesso monastico a residenza patrizia. Dal 1864 la tenuta passa al sovrano Ordine dei Cavalieri di Malta. Rimane di loro proprietà fino all’ultimo conflitto mondiale periodo in cui subisce l’occupazione del comando della X armata della Wehrmacht.
La tenuta successivamente viene smembrata e suddivisa in più proprietà.

Il luogo in cui si trova la cantina, da sempre vocato alla viticultura, nella prima metà del XX secolo è in gestione a Domenico Bernardi, mezzadro dell’appezzamento. Le terre passano successivamente al figlio, Giovanni Bernardi che decide di proseguire l’attività vinicola e di vinificazione avviata dal padre, ed ampliarla. Nel 1931, prende la decisione di avviare la cantina ottenendo grande successo. Attualmente, la gestione della cantina è nelle mani della famiglia Bernardi, che con grande passione continua la storia vitivinicola di queste terre.